Dott.ssa Carlotta D’Addato, 3 anni in Christie’s a Londra, ex-mediatrice creditizia con 10 anni di esperienza in anomalie del credito, ora Amministratrice di Casa2 srl, Advisor di investitori bolognesi per operazioni immobiliari ad alta redditività, commenta questo risultato importante con il meccanismo della vendita all’incanto.
Nell’anno di maggiore recessione mondiale da oltre un secolo, il 2020, è stato conferito il Premio Nobel per l’economia a due professori americani Milgrom e Wilson che studiano da decenni il fenomeno della Teoria delle Aste.
Derivante dalla Teoria dei Giochi, la teoria delle aste studia l’architettura che sostiene e dà vita alle aste, tutte le aste: opere d’arte, valute, crediti, frequenze radio, materie prime e molto altro.
Ciò che spinge un compratore a sedersi ad un tavolo, con un meccanismo molto vicino al gioco d’azzardo, e a gareggiare con altri partecipanti ad una vendita all’incanto, cioè con un meccanismo di vendita al rialzo del prezzo di partenza, è sicuramente la base d’asta
iniziale, cioè il prezzo di partenza che è sempre inferiore ai valori di mercato per quella categoria.
In seguito subentra una strana ed intangibile forza che spinge tutti i partecipanti a gareggiare, al rialzo, fino a quando rimane soltanto l’ultimo che offre il prezzo più alto.
Facciamo alcuni esempi eclatanti di come partendo da una base d’asta inferiore ai valori di mercato, le aste abbiano premiato considerevolmente i venditori.
15 novembre 2017, Christie’s vende all’asta un dipinto attribuito a Leonardo da Vinci a 450 milioni di dollari, partendo da una base di 100 milioni.
Siamo nel 2018 ed il MISE mette all’asta le frequenze 5G, partecipano Iliad, Fastweb, Wind, Telecome e Vodafone, risultato superiore al 130,5% rispetto alla base d’asta di partenza, totale € 6.550.422.258,00 ( sei miliardi cinquecento cinquecento cinquanta milioni e
poco più..)
Il 18 maggio 2021 il Comune di Milano tramite il patrimonio del Demanio, ha messo in vendita una serie di immobili importanti scegliendo il meccanismo della vendita all’incanto, favorendo il rialzo al massimo del prezzo di mercato con un risultato vincente,
consentendo un maggiore incasso a beneficio del Comune.
Partendo da una base d’asta di 22,6 milioni di euro, a vincere la gara è stata la Stella Real Estate che ha offerto 52,7 milioni di euro.
All’asta c’erano anche altri lotti. L’ufficio di via Pirelli 30: anche in questo caso gara vivace con 11 rilanci. Ad aggiudicarsi i locali di 414 m 2 la società Real one S.r.l. per 2 milioni di euro. Si partiva da una base d’asta di 1,3 milioni di euro.
Unico concorrente per l’immobile di via Edolo.
La Covi immobiliare ha offerto 3,9 milioni di euro per 2.270 m 2 che partiva da una base d’asta di 3,8 milioni di euro.
Totale 54,7 milioni di euro in una sola serata, col vantaggio della totale trasparenza del meccanismo di vendita, senza strani meccanismi poco chiari che spesso caratterizzano queste dismissioni pubbliche.
L’asta ha anche questo grande elemento di chiarezza e correttezza formale nella platea degli offerenti, aspetto rilevante di cui il mercato immobiliare sia pubblico che privato a volte è privo.
Scritto da Carlotta D’Addato
carlottadaddato@casa2.it
Per avere maggiori informazioni puoi consultare il nostro sito:
www.casa2.it